POF 2012/2013
 Piano dell'Offerta Formativa
SCUOLA DELL’INFANZIA  PARITARIA
“Biricchinopoli”
Via Molise, 11/M  -  S. Maria  88100 Catanzaro (Cz)
Tel.:  0961/63499   
Sito Internet www.biricchinopoli.it
E-mail biricchinopoli@tiscali.it

PREMESSA
Sulla base dei recenti indirizzi contemplati dalla normativa vigente, il Piano dell’Offerta Formativa viene proposto come strumento dell’organizzazione educativa, didattica e gestionale della Scuola dell’Infanzia.
Questo testo, che amplia, rende più articolata e sostituisce la Carta dei Servizi, ha come base il contributo delle insegnanti e dei genitori.
Il P.O.F. vuole essere lo strumento che identifica e qualifica in modo chiaro e semplice la nostra scuola, rispondendo ai bisogni educativi, formativi ed alle esigenze dei bambini e delle famiglie utenti.
Con il piano dell’offerta formativa, il collegio docenti intende presentare la propria scuola dell’infanzia mostrandone le caratteristiche, le scelte educative, le scelte didattiche, che la configurano come luogo di crescita e formazione dell’identità affettiva- relazionale-cognitiva del bambino.
La scuola, all’interno della nuova fisionomia consentita dall’attuazione dell’autonomia, è ora considerata un’organizzazione più articolata e flessibile nei tempi e nella forma.
Inoltre la pluralità e la collegialità tra i docenti, la relazione e il dialogo con i genitori, il rapporto con le risorse esterne del territorio, pongono la scuola nella prospettiva di un sistema formativo integrato.
La scuola dell’infanzia, attraverso la strutturazione intenzionale dell’ambiente, crea le condizioni di apprendimento, di relazioni e di vita.
In questo contesto educativo-didattico i bambini già all’età di tre anni, incontrano
“i saperi” e la cultura dei “grandi”; vengono promosse, potenziate, esternate le loro competenze (conoscenze, linguaggi, strumenti).
In tale prospettiva le scelte e le azioni del Collegio si articolano verso una progettualità che, tenendo conto delle risorse interne ed esterne, risponde ai bisogni specifici dei bambini, permettendo a tutti lo sviluppo dell’identità, delle competenze, dell’autonomia, puntando quindi verso il successo formativo.
Il P.O.F. della Scuola dell’Infanzia “Biricchinopoli”, unitamente al Progetto Educativo, trova i suoi punti di riferimento nella Costituzione (Art. 2-3-30-33-34), negli ordinamenti della nostra repubblica, nei Nuovi Orientamenti per la Scuola dell’Infanzia.
In particolare, la nostra scuola dell’infanzia considera alla base della propria offerta formativa i seguenti punti:
·        La scuola è luogo di “accoglienza”, terreno ideale per un’esperienza educativa ben precisa, in cui bambini e genitori si possono sentire protagonisti di un progetto e di un cammino finalizzato alla crescita integrale di ognuno.
·        La scuola è luogo di “partecipazione e coinvolgimento attivo”. E’ importante che i genitori si sentano parte del tessuto vivo della scuola, partecipi della vita della stessa e corresponsabili di essa. La scuola dell’infanzia “Biricchinopoli” si propone le seguenti finalità educative:
- Il diritto all’Educazione e alla crescita attraverso il potenziamento ed il miglioramento dei servizi all’infanzia ed alla famiglia;
- L’offerta di opportunità educative per i bambini e le famiglie in relazione alle diverse esigenze dei cittadini mediante la realizzazione di nuovi servizi;
- Il sostegno ai genitori anche nell’ambito dei rapporti parentali per favorire una migliore integrazione sociale;
- La promozione e il miglioramento delle competenze individuali e la coscienza della cultura dell’infanzia su tutto il territorio;
- L’educazione alla religione cattolica, nel rispetto delle diversità, sperimentando l’amicizia, la tolleranza, l’aiuto reciproco.
     La scuola del “Biricchinopoli” intende realizzare un’offerta formativa innovativa per rispondere alle richieste del bambino di oggi mediante una scuola attiva, ricca di vissuti che vanno a toccare i vari campi di esperienza e cercando di sperimentare varie proposte didattiche:in campo linguistico e multiculturale perché il bambino si trova in una fascia di età in cui gli apprendimenti linguistici e metalinguistica sono più immediati;  in ambito psicomotorio per favorire lo sviluppo completo e armonico dello schema corporeo e per promuovere la coscienza del valore del corpo come parte ed espressione della propria identità e come strumento per la fruizione degli alfabeti indispensabili alla comunicazione interculturale – relazionale – affettiva- morale; ed anche in campo scientifico ed espressivo.
La programmazione educativa-didattica  è intesa come strumento di lavoro attraverso il quale si rende esplicito il percorso educativo elaborato  dalle insegnanti e condiviso con i genitori. I percorsi metodologici si muovono sulla ricerca, sull’esplorazione e sul gioco. Le attività sono organizzate privilegiando situazioni di piccolo gruppo finalizzate alla socializzazione e alla interazione e sono tese al rispetto delle diversità individuali ovvero alla valorizzazione della specificità e originalità dei bisogni, delle motivazioni, dei percorsi di apprendimento del singolo bambino. Al contempo si compone un quadro sistematico e programmatico di opportunità formative che consentano a tutti il raggiungimento di determinati obiettivi di crescita e di sviluppo armonico e globale
Il gruppo di lavoro delle insegnanti elabora e condivide il progetto educativo con il supporto della nostra Pedagogista e raccoglie in forma organizzata, coordinata e continua nel tempo la documentazione delle esperienze., attuando in modo sistematico la verifica e la valutazione dei risultati. Inoltre il team segue lo sviluppo affettivo, cognitivo, linguistico, relazionale e psicomotorio del singolo bambino con un sistema che prevede anche percorsi individualizzati  attraverso il confronto continuo con i genitori.



  1. LA SCUOLA E IL CONTESTO
    La Scuola dell’Infanzia “Biricchinopoli” di Catanzaro nasce nel 2003 nel locale sito in Catanzaro in via B. Citriniti. Dopo circa tre anni venendo a conoscenza che i locali riscontravano problematiche strutturali e dopo le opportune verifiche da parte dei vigili del fuoco si trasferisce nei locali siti in via Molise, 11/M nel quartiere di S. Maria di Catanzaro.
    Dal 2007 la scuola è gestita dall’ associazione di promozione sociale ”Biricchinopoli” che ne porta il nome. Il quartiere nel quale sorge la scuola è caratterizzato da una popolazione di livello sociale medio e medio-alto pertanto la platea scolastica che frequenta il nostro istituto si presenta eterogenea . Diversi, quindi, sono gli stimoli culturali in possesso degli allievi al momento dell’ingresso nella nostra istituzione scolastica , di qui la necessità di interventi educativi flessibili ed adeguati ad ogni singola esigenza.
  2. FINALITA’ E STRATEGIE
Le scelte educative dell’Istituto si pongono come obiettivo finale la formazione unitaria del fanciullo nei suoi aspetti di IDENTITA’ AUTONOMIA COMPETENZA e offrono sollecitazioni culturali, operative e sociali che si propongono di educare, istruire e formare la “persona”. Fin dalla scuola dell’infanzia i bambini costruiscono la loro identità, conquistano una loro autonomia e sviluppano le loro competenze interagendo con gli altri in un ambiente ricco e stimolante. Dunque, la Scuola dell’Infanzia concorre, nell’ambito del sistema scolastico, a promuovere la formazione integrale della personalità dei bambini, assumendosi i seguenti obiettivi formativi:



  1. maturazione dell’identità personale, in una prospettiva che ne integri tutti gli aspetti (biologici, psichici, motori, intellettuali, sociali, morali e religiosi), essa si premura che i bambini acquisiscano atteggiamenti di sicurezza, di stima di sé, di fiducia nelle proprie capacità, di motivazione al passaggio dalla curiosità alla ricerca; vivano in modo equilibrato e positivo i propri stati affettivi, esprimendo e controllando emozioni e sentimenti e rendendosi sensibili a quelli degli altri; inoltre riconoscano ed apprezzino l’identità personale ed altrui nelle connessioni con le differenze di sesso, di cultura e di valori esistenti nelle rispettive famiglie, comunità e tradizioni di appartenenza;



  1. conquista dell’autonomia, fa sì che i bambini, mentre siano capaci di orientarsi in maniera personale e di compiere scelte anche innovative. Inoltre permette ai bambini di rendersi disponibili all’interazione costruttiva con il diverso e l’inedito e si aprano alla scoperta, all’interiorizzazione e al rispetto pratico dei valori della libertà, alla cura di sé, degli altri e dell’ambiente, alla solidarietà, alla giustizia, all’impegno ad agire per il bene comune;



  1. sviluppo delle competenze, consolidando le capacità sensoriali, percettive, motorie, sociali, linguistiche ed intellettive del bambino, lo sviluppo delle competenze impegna quest’ultimo nelle prime forme di lettura delle esperienze personali, di esplorazione e scoperta intenzionale ed organizzata della realtà di vita (in senso sociale, geografico e naturalistico, artistico e urbano), nonché della storia e delle tradizioni locali. In particolare, mette il bambino nella condizione di produrre messaggi, testi e situazioni attraverso una molteplicità ordinata ed efficace di strumenti linguistici e di modalità rappresentative; di comprendere, interpretare, rielaborare e comunicare conoscenze ed abilità relative a specifici campi di esperienza; di dimostrare ed apprezzare coerenza cognitiva e di comportamenti pratici, insieme a intuizione, immaginazione, creatività, gusto estetico e capacità di conferimento di senso;



  1. acquisizione del senso della cittadinanza, significa per il bambino la scoperta degli altri e il bisogno di saper gestire le incomprensioni con l'applicazione di regole condivise. Lo scambio di pensieri, il dialogare, il saper ascoltare l'altrui punto di vista, ma al contempo esprimere il proprio io, significa fare del bambino una persona democratica e rispettosa. La scuola dell’infanzia si propone di sviluppare la dimensione relazionale, intellettiva e corporea, tenendo presente la diversità dei ritmi e dei tempi di maturazione di tutti i
bambini, attraverso la trattazione di unità di apprendimento dettate dalle indicazioni Nazionali per i Piani di Studio Personalizzati delle Attività educative.
INTEGRAZIONE DI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
Il nostro istituto riserva un’attenzione particolare agli alunni diversamente abili in quanto riteniamo che la scuola abbia il compito di promuovere la piena integrazione di tutti gli alunni, partendo dalle risorse e potenzialità di ognuno di essi per accompagnarli lungo il percorso scolastico – formativo. Il nostro istituto dà un costruttivo contributo attraverso
risposte flessibili e diversificate, orientate alla costruzione di un progetto globale di vita che abbia, quale nucleo centrale, l’insieme di un processo di crescita dell’individuo e la piena realizzazione di tutte le potenzialità che lo caratterizzano.

  1. LE RISORSE
    a)     Risorse umane
    La nostra Scuola dell’Infanzia dispone di personale direttivo, docente, ausiliario e amministrativo provvisto dei titoli di studio, dei requisiti di legge necessari per le attività che svolge e delle regolari autorizzazioni con approvazione delle nomine da parte del Provveditorato agli studi di Torino, in base all’organico della scuola stessa, che è così composto:
    ·        La Direttrice/coordinatrice
    ·        N. 2 docenti abilitate
    ·        N. 1 segretaria (segr. Socia dell’associazione)
    ·        N. 1 socia volontaria – addetta alle mansioni di riordino e pulizie

    L’orario di lavoro di tutto il personale è definito sulla base del C.C.N.L. FISM.
    Gli orari di lavoro individuali sono articolati in ragione delle esigenze del servizio.
La Direttrice
Ha un compito particolarmente delicato all’interno della scuola poiché si assume la responsabilità della Scuola dell’Infanzia per quanto riguarda l’ordinamento didattico e il buon andamento generale; in particolare:
a)     è incaricata di curare i rapporti con il personale, sia docente, sia ausiliario; coordina il lavoro all’interno del collegio docenti. E’ l’animatrice della comunità educante.
b)     Coordina la programmazione, l’attuazione e la verifica della progettazione educativa e didattica;
c)      Si adopera per adeguare sempre più l’opera educativa della scuola alle reali esigenze dei bambini e delle famiglie;
d)     Convoca le riunioni delle assemblee di sezione e quelle del collegio docente;
e)     Controlla la regolarità dei documenti relativi agli alunni e al personale, conservandoli in segreteria e, alla fine dell’anno scolastico, in archivio.
L’insegnante
a)  Assume le linee del Progetto Educativo e gli indirizzi programmatici della scuola, nel rispetto della libertà didattica e attraverso la collaborazione con la Direttrice in un clima di impegno e rispetto;
b)  Compila il registro della sezione, annotando giornalmente la presenza e le assenze degli alunni e redige la documentazione richiesta (programmazione, verifiche);
c)   è disponibile per i colloqui con le famiglie secondo modalità e tempi previsti e concordati all’inizio di ogni anno;
d)  partecipa alle riunioni degli organi collegiali della scuola previsti dai regolamenti, secondo le modalità e i tempi richiesti dalle esigenze socio-ambientali;
e)  collabora con i competenti organi sanitari per quanto riguarda la vigilanza sullo stato di salute degli alunni.
Il personale amministrativo 
Assume le linee del Progetto Educativo e gli indirizzi programmatici della scuola; coopera all’azione educativa della Scuola dell’Infanzia sotto la direzione della Direttrice.
In linea generale, cura tutto ciò che concerne la segreteria.
Il personale ausiliario 
Assume le linee del Progetto Educativo e gli indirizzi programmatici della scuola; coopera all’azione educativa della Scuola dell’Infanzia sotto la direzione della Direttrice.
In linea generale, cura il decoro ed il riordino generale della scuola, seguendo attentamente le norme fissate dalla Direttrice e dall’autorità sanitaria,per la distribuzione della refezione (servizio catering), sia per la pulizia, l’igiene e l’ordine di tutti gli ambienti.
b)     Risorse fisiche
L’accoglienza dei bambini richiede anche un attento uso degli spazi fisici, quali la classe, il salone ricreativo, gli spazi comuni (cortili, atrio, spazio mensa, sale igieniche) che devono essere sfruttati a vantaggio del processo di integrazione scolastica per facilitare la socializzazione con i compagni.
Nell’organizzare gli spazi, sia all’interno (classe e spazi comuni), che all’esterno (cortile per il gioco libero e spontaneo) si è ritenuto importante creare degli ambienti rassicuranti e accoglienti.
L’ambiente scolastico, in generale, si presenta pulito, accogliente, sicuro. Le condizioni di igiene e sicurezza dei locali e dei servizi assicurano una permanenza a scuola confortevole per gli alunni e per il personale.
Anche l’accoglienza dei genitori e delle famiglie richiede l’utilizzo di spazi adeguati: il locale della palestra per gli incontri formativi più informali con i genitori e l’ufficio della Direzione per i colloqui singoli.



- (Scuola come ambiente di vita) – La scuola è a norma, ed è stata inaugurata nell’aprile 2007. Pur costituendo l'aula, l'ambiente privilegiato per le attività didattiche svolte nella scuola, l'esperienza formativa non può esaurirsi in essa, ma deve utilizzare tutti gli ambienti disponibili, siano essi finalizzati alla realizzazione di particolari attività, oppure spazi liberi da reinventare ed organizzare in base alle esigenze del momento. La scuola è disposta su un unico piano terra ed è dotata di :



  1. spazio ampio e luminoso, adibito per accogliere ed essere accolti, per giocare liberamente ed in modo organizzato. Vi sono giochi che stimolano il movimento, tavoli per disegnare liberamente e realizzare puzzle, angoli di lettura, di cucina di costruzioni e di travestimenti;



  1. angolo biblioteca, per fornire ai bambini opportunità di incontro con il mondo dell’immaginario e con la rappresentazione del linguaggio simbolico attraverso l’uso e la diffusione del libro.



  1. Angolo teatro, per sviluppare le potenzialità e rispondere alle esigenze di espressione, comunicazione e socialità di ciascuno;



  1. palestra attrezzata, per l’attività ginnica e psicomotoria (materassi, cerchi, palle, clavette, palline morbide, spalliere, trave, corde…) è ubicata al piano superiore;



  1. sala da pranzo, per la consumazione del pasto, la stessa nella quale si svolge l’attività didattica;



  1. dormitorio, per il riposo pomeridiano;



  1. angolo audiovisivo, fornito di televisione, videoregistratore;



  1. cortile pavimentato con zona motoria ( scivoli, altalene, palloni, casina, biciclette, tricicli);



  1. servizi igienici;












  1. PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
    S’intende per programmazione l’insieme delle operazioni che i vari organi collegiali e i singoli docenti sono chiamati a svolgere, sia prima dell’inizio dell’anno scolastico, che durante l’intero corso dell’anno, al fine di favorire l’azione educativa e didattica e di adeguarla quanto più è possibile alle specifiche esigenze dei bambini.
    Il compito della programmazione, quindi, è quello di stabilire le finalità e gli obiettivi da raggiungere, tenendo conto dei principi fondanti (espressi in modo più articolato nel Progetto Educativo) della normativa vigente (Nuovi Orientamenti) della situazione di partenza dei bambini e delle risorse disponibili.
    Gli incontri di fine e inizio anno, così come quelli di verifica periodica durante l’anno, delle insegnanti saranno utilizzati, sia per la definizioni di questioni organizzative interne, che per l’elaborazione e la verifica di tali cammini educativi.
INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICULO – La scuola, in base ai contenuti delle Indicazioni nazionali, è chiamata a “..educare la persona : un essere unico e irripetibile. Ogni bambino, ogni ragazzo ha la necessità di essere educato, nel senso etimologico del termine che deriva dal latino e-ducere, tirar fuori: ha bisogno di essere aiutato a scoprire il valore di se stesso, delle cose e della realtà”. Poco dopo si legge:”..Occorre sottolineare con forza , nella scuola, la centralità della persona-studente. Farlo significa realizzare una rete di azioni integrate, atte a valorizzare lo stile cognitivo unico e irripetibile proprio di quello specifico studente, uscendo da ogni genericità e standardizzazione. Educare istruendo significa incrociare lo stile cognitivo del bambino e del ragazzo. Non è pensabile una scuola costruita su un modello unico di uno studente astratto. La scuola dell'autonomia è una scuola che concentra la propria proposta formativa ed il percorso curricolare nell'attenzione a quell'essere unico ed irripetibile che si ha in classe”
La scuola Biricchinopoli, che da sempre ha agito nella dimensione sopra citata, continua, supportata dalle Indicazioni Ministeriali, a concentrare la sua azione educativa sul singolo, facendo tesoro delle proposte di organizzazioni curricolari esposte. Nella nostra scuola inoltre noi docenti vogliamo favorire nei bambini lo sviluppo delle competenze, raggiungibili tramite l'acquisizione dei campi di esperienza:
  1. il sé e l'altro
  2. esplorare, conoscere e progettare
  3. linguaggi, creatività, espressione
  4. i discorsi e le parole
  5. la conoscenza del mondo
  6. LE ATTIVITA’ INTEGRATIVE ED EXTRASCOLASTICHE
    Consideriamo “integrative” le attività che si svolgono all’interno dell’orario scolastico e rappresentano un momento integrante dell’attività didattica, per cui ad esse partecipano tutti gli alunni.
    Per questo motivo, l’utilizzo dell’attività integrative si concretizza attraverso un piano strettamente legato alla programmazione didattica ed elaborato dal collegio docenti, durante la programmazione di luglio e di settembre, prima dell’inizio dell’anno scolastico.
    Consideriamo “extrascolastiche” tutte le attività che si svolgono nel normale orario scolastico o che, pur inserite in esso, si presentano come attività facoltative, di supporto all’attività didattica.



  1. IL CONTRATTO FORMATIVO



Il contratto formativo è l'interazione tra scuola, famiglia e bambino per la realizzazione, condivisa, del Progetto Educativo, dove le parti si impegnano, nel rispetto del ruolo di ciascuno, a costruire relazioni e condividere regole che prevedano dialogo e critica costruttiva e di relazioni.
Nel promuovere la formazione dell'uomo e del cittadino, la scuola esplicita con chiarezza e precisione le proprie intenzioni e la famiglia accetta tale proposta con responsabilità e concretezza.
Pertanto, i docenti si impegnano a:



  1. definire ed illustrare alle famiglie percorsi formativi chiari, coerenti e condivisibili;



  1. condividere con i bambini il significato e lo scopo dello stare insieme per apprendere e per crescere;



  1. realizzare le proprie finalità in ogni momento della vita scolastica, valutando insieme alle famiglie gli effetti del proprio intervento e concordando con le stesse, ove necessario, gli eventuali adattamenti.



Ai genitori dei bambini, per contro, viene richiesto di:


  1. assumere atteggiamenti di fiducia e rispetto nei confronti dell'Offerta Formativa della scuola e delle persone che sono impegnate a realizzarla;



  1. intervenire alle assemblee ed alle riunioni;



  1. partecipare ai colloqui individuali;



  1. tenersi informati ed al corrente sulle iniziative della scuola, discuterle e contribuire al loro arricchimento ed alla loro realizzazione sia sul piano ideativo che operativo;



  1. collaborare attivamente e concretamente affinché l’esperienza educativa realizzata a scuola non rimanga isolata.



7.   L’ORGANIZZAZIONE
   Le scelte educative della scuola, i servizi che offre il calendario e l’orario che propone sono strettamente collegati al Progetto Educativo.
La Scuola dell’Infanzia, perciò, gestisce e organizza le proprie risorse armonizzandole con le finalità e gli aspetti che la caratterizzano e che si possono così sintetizzare:
-  La nostra Scuola dell’Infanzia, aderente alla F.I.S.M., ha come finalità l’educazione integrale della personalità del bambino in età dai tre ai sei anni in una visione cristiana dell’uomo, del mondo, della vita. Offre un servizio di pubblica utilità, senza scopo di lucro, e rivolge la proposta educativa cristiana a tutte le famiglie che intendono fruire della scuola con spirito di collaborazione e di vicendevole rispetto.
-  Opera nel rispetto di quanto stabilito dalla Legge 444/68 e dei successivi Orientamenti Didattici, fermo restando il Progetto Educativo che la ispira e il proprio Statuto;
-  Fa propri i principi contenuti nei documenti del Magistero della Chiesa, nella dichiarazione dell’O.N.U. sui diritti dell’infanzia e quelli sanciti dalla Costituzione Italiana;
-  Risponde ai principi della libertà di educazione e della pluralità delle istituzioni educative, espressione delle diverse realtà socio-culturali;
-  Promuove la partecipazione delle famiglie e del personale della scuola negli organi di gestione collegiale, come espressione della comunità educante;
- Considera la qualificazione e l’aggiornamento del personale condizione fondamentale dell’impegno educativo e ne assume in proprio la responsabilità;
-  Promuove la formazione permanente dei genitori nella consapevolezza che, in forza della loro missione di genitori, sono loro i primi responsabili ed educatori dei propri figli;
-  Favorisce i rapporti con le altre istituzioni educative e culturali presenti nel territorio per un confronto costruttivo e una verifica delle proprie attività;
- Attua e sviluppa gli impegni derivanti da rapporti e convenzioni con gli Enti Locali, fermo restando che qualunque attività o impegno proposto alla Scuola da effettuarsi in modo indipendente o in collaborazione con altri enti, deve rispettare pienamente quanto stabilito nel presente P.O.F.
   La Scuola dell’Infanzia osserva un calendario e un orario scolastico sulla base delle disposizioni emanate dalla scuola e comunque chiude solo se rosso sul calendario e le vigilie di natale e capodanno, più due giorni all’anno per corsi fuori sede o comunque per la formazione del personale; la scuola apre alle 8,00 e chiude alle 16,45 può accogliere gli alunni in orario anticipato (7,45) o posticipato 17,00. Non è, comunque, permessa l’entrata e l’uscita degli alunni in orari diversi da quelli stabiliti e comunicati ai genitori, salvo preventiva richiesta motivata dalle famiglie alle rispettive educatrici e approvata dalla Direttrice.
  Per quanto riguarda il calendario scolastico, in via ordinaria, l’A.S. inizia nel mese di settembre e termina nel mese di giugno con le festività stabilite dal calendario scolastico della scuola.
Alle famiglie che ne fanno richiesta entro la scadenza stabilita dalla Direzione della scuola, la scuola offre la possibilità di usufruire del servizio scolastico nel mese di luglio.
        Per quanto riguarda l’orario giornaliero di accoglienza dei bambini, la scuola è aperta dal lunedì al venerdì dalle ore 8,00 (con la prima accoglienza dei bambini) alle 16,45 (orario dell’ultima uscita dei bambini).
Le entrate e le uscite sono così distribuite nell’arco della giornata:
ENTRATE 
 Entrata per il PRESCUOLA:         a partire dalle ore 7,45
Entrata per il TEMPO NORMALE:    a partire dalle ore 8,00 alle ore 9,15 
USCITE
Prima uscita:        dalle ore 12,00 alle ore 12,30
Seconda uscita:    dalle ore 14,00 alle ore 14,30 e terza uscita 16,45



L’uscita per chi non usufruisce della refezione è alle ore 12,30 
Il DOPOSCUOLA  o post-scuola ore 17,00
Il servizio di PRESCUOLA e DOPOSCUOLA è offerto alle famiglie che ne hanno necessità per motivi di lavoro o per altre effettive esigenze.
  Nella Scuola dell’Infanzia le sezioni saranno formate in modo equilibrato, considerando attentamente le indicazioni emerse dai colloqui preliminari con le rispettive famiglie.
Le sezioni saranno formate da bambini di fasce d’età eterogenee per garantire modelli comportamentali stimolanti. Si procederà alla formazione di gruppi di fasce d’età omogenee nel caso di attività didattiche specifiche. 
    La scuola accoglie i bambini a partire dai tre anni (compiuti entro il 31 dicembre) ai sei. Nessuna condizione individuale o familiare può costituire motivo di esclusione dall’iscrizione o dalla frequenza.
Con disponibilità di posti vengono accolti a partire dal mese di settembre coloro che compiono i tre anni entro il 31 marzo dell’anno successivo. Dopo tale data vengono accolti i bambini che non fruiscono di alcun servizio e che compiono i tre anni entro il 30 aprile dell’anno successivo.
All’inizio dell’anno scolastico l’inserimento dei nuovi iscritti avverrà gradualmente, rispettando i tempi e la personalità di ciascun bambino. I genitori accompagneranno a Scuola i bambini in orario d’ingresso normale (8,00/9). L’uscita è prevista per le ore 11,30. I genitori concorderanno con la propria insegnante tempi e modi per il prolungamento graduale dell’orario, compatibilmente con le esigenze, lavorative e non, della famiglia, ma nel rispetto dei ritmi compatibili per ciascun bambino.
- orario delle attività didattiche - L’orario delle attività didattiche comprende i tempi dedicati sia alle attività d’insegnamento/apprendimento, sia alla formazione.
L’orario di servizio delle insegnanti, con la conseguente collocazione dei momenti di compresenza, viene organizzato in funzione dello svolgimento delle attività didattiche, rispettando i tempi di attenzione e di apprendimento dei bambini ed aumentando gradualmente le richieste di impegno, nel rispetto delle tappe di sviluppo psicofisico di ciascuno.
L’organizzazione del tempo scolastico è, in linea di principio, così scandita:


  1. pre-scuola ( 7,45 – 8,00 ): accoglienza anticipata dei bambini i cui genitori hanno particolari esigenze, vengono accolti da un’insegnante della scuola in sala giochi;



  1. accoglienza ( 8,00 – 9,15/30 ): momento fondamentale d’intersezione d’inizio della giornata, nel quale i bimbi vengono accolti dalle Insegnanti ed inseriti psicologicamente nell’ambiente scolastico. Essa viene fatta nella sala giochi, in sezione e/o nel cortile della scuola, dove sono presenti angoli strutturati per lo svolgimento delle attività libere (libri, costruzioni, travestimenti, cucina…). In questo momento così importante si richiede la collaborazione dei genitori nell’essere puntuali nell’accompagnare i bambini a scuola;



  1. attività strutturata ( 9,30 – 11,30 ): le attività della giornata iniziano con un momento di preghiera tenuto dall'insegnate e uno spuntino fatto di frutta, pane con olio d’oliva o cereali; successivamente avviene lo svolgimento delle attività di sezione, intersezione, laboratori, organizzate in grande-medio-piccolo gruppo o in percorsi individualizzati;



  1. cura personale e preparazione al pranzo ( 11,30 – 12,00 ): momento formativo per le implicazioni di educazione all’autonomia personale ed alla socialità;



  1. mensa scolastica ( 12,00 – 12,45 ): occasione per acquisire corrette abitudini di vita in campo alimentare, affettivo e relazionale. I bambini della Scuola dell’Infanzia consumano il pranzo del servizio catering .



  1. prima uscita per chi non pranza ( 12,00 – 12,30), per chi pranza 13,30 14,30: periodo di intersezione e di rilassamento psicofisico, di socializzazione nel gruppo, di gioco spontaneo, utilizzando gli spazi disponibili sia all’interno che all’esterno dell’edificio scolastico. Al termine di questo periodo segue un ulteriore momento di cura personale per la preparazione al riposo pomeridiano per chi lo voglia fare;



  1. riposo o attività ludica ( 13,30 – 15,00 ): tempo di forte valenza formativa come risposta ai bisogni dei bambini e come esperienza socializzante dal punto di vista emotivo-relazionale. Per rendere questo momento piacevole, i bambini possono ascoltare favole, musiche rilassanti e giochi di rilassamento e prima di coricarsi, prendere un peluche dal cesto che è posto all’interno del dormitorio. I bambini che non vogliono dormire hanno la possibilità di guardare libri, disegnare, o svolgere attività manipolative;
  2. risveglio e merenda ( 15,30 – 16,00 ): cura personale e spuntino pomeridiano;
  3. uscita pomeridiana ( 16,45 – 17,00 ): incontro dei genitori con le Insegnanti.








8.  GLI ORGANI COLLEGIALI
Composizione e funzioni
L’opera educativa raggiunge il suo fine quando la comunità educante (personale della scuola e genitori) agisce unitariamente, in una prospettiva di crescita e di formazione permanente.
Per attuare e dare significato alla partecipazione ed alla collaborazione dei genitori nell’elaborazione delle attività e nell’organizzazione interna della Scuola dell’Infanzia, nel rispetto del Progetto Educativo della medesima e nell’ambito della legislazione vigente, la Scuola dell’Infanzia si avvale dei seguenti organi collegiali:
a)     Consiglio di scuola
b)     Collegio docenti
c)      Assemblea di sezione generale
Tutte le riunioni degli organi collegiali si svolgono in orario non coincidente con l’attività didattica.
La Scuola dell’Infanzia resta a disposizione per altri incontri che le diverse componenti decidono di realizzare, ma sempre nel rispetto di quanto stabilito dallo Statuto della scuola, dal Progetto Educativo, dai vari regolamenti interni.
Le operazioni delle varie riunioni devono essere verbalizzate per dare legittimità alle votazioni e alle deliberazioni, utilizzando registri distinti per ciascun Organo Collegiale.
Il Consiglio di Scuola
E’ composto da:
·        La Direttrice
·        Le insegnanti delle singole sezioni
·        Due rappresentanti per sezione dei genitori degli alunni frequentanti la scuola, eletti dai genitori della sezione stessa
Il Consiglio di Scuola si riunisce in seduta ordinaria, almeno ogni tre mesi e in seduta straordinaria tutte le volte che la Direttrice o la componente docente o quella dei genitori (almeno 3/5 della totalità) ne faccia richiesta.
Le sedute ordinarie sono convocate dal presidente del Consiglio, con preavviso di almeno 5 giorni. Nella prima seduta il Consiglio è convocato dal legale rappresentante o da un suo delegato. In particolare:
a)     promuove opportune consultazioni delle componenti attraverso le assemblee per dibattere i principali problemi e per esaminare i criteri adottati circa il funzionamento della Scuola dell’Infanzia;
b)     favorisce e tiene rapporti con la Scuola primaria (collocata a circa 20 metri di distanza dalla nostra scuola), anche con momenti di confronto e di collaborazione;
c)      adatta l’orario e il calendario scolastico alle specifiche esigenze ambientali, nel rispetto della legislazione vigente e dei CCNL;
d)     propone gli eventuali esperti e specialisti che dovranno operare nell’ambito della scuola con compiti socio-psico-pedagogici e consulta esperti per casi specifici;
e)     propone e promuove iniziative per la formazione e l’aggiornamento dei genitori;
f)        promuove attività sportive, culturali e ricreative per i bambini.
Il Collegio Docenti
Nella Scuola dell’Infanzia ove operano più insegnanti, assume particolare importanza, ai fini Educativi, l’intesa e la collaborazione sia tra le insegnanti, sia tra le insegnanti e la Direttrice, in un clima di collaborazione attiva e cordiale e rispetto dei ruoli.
Le insegnanti costituiscono il Collegio Docenti, presieduto dalla Direttrice della Scuola dell’Infanzia, la dott.ssa Vanessa Aprile, coordinatrice pedagogico-didattica.
Il Collegio Docenti si riunisce all’inizio dell’anno scolastico per:
a)     procedere alla formazione delle sezione;
b)     concordare le attività didattiche e gli obiettivi per la realizzazione del Piano di lavoro, elaborato prima dell’avvio delle attività didattiche.
Si riunisce almeno una volta al mese per:
a)     confrontare strumenti, metodi e risultati del lavoro con il progetto Educativo;
b)     approfondire la propria crescita cristiana e spirituale al fine di rispondere sempre meglio alle finalità e alle esigenze prioritarie della suola;
c)      approfondire e aggiornare la propria preparazione professionale con scambi di esperienze, studio personale e partecipazione a corsi e convegni.
L’Assemblea di sezione
L’ Assemblea di sezione è costituita dai genitori e dalle insegnanti di sezione.
E’ convocata dalle insegnanti della sezione, d’intesa con la Direttrice o su richiesta dei genitori (almeno 3/5 della totalità) o dei genitori eletti nel Consiglio di Scuola o di intersezione.
Si riunisce almeno tre volte l’anno: all’inizio dell’anno scolastico per la discussione e la formulazione di piano di lavoro e delle attività di sezione, verso la fine dell’anno scolastico per la verifica dell’attività svolta. In particolare individua interventi finalizzati a realizzare la continuità educativa tra scuola e famiglia.
9.    I RAPPORTI CON IL TERRITORIO
La nostra Scuola dell’Infanzia non è un’isola avulsa dalla storia e dal contesto sociale in cui è inserita. Per realizzare un processo di educazione globale lavora per intessere una rete di rapporti con le altre agenzie educative che interagiscono sui bambini.
In primo luogo, attraverso la ricerca di una feconda e continua collaborazione con le famiglie, coinvolgendole il più possibile nelle iniziative. In secondo luogo, collaborando con le altre scuole e istituzioni educative e assistenziali.
L’educazione globale, il rapporto con le famiglie, la crescita nei valori fondamentali, diventano reali intendendo la scuola dell’infanzia una vera e propria comunità, per cui i bambini diventano partecipi di un ambiente vivo, unitario e organico.
Rapporti con la Parrocchia
La Scuola dell’Infanzia ha come specifico di essere una parte della comunità parrocchiale e di offrire la sua proposta educativa alle famiglie, con uno stile di servizio di apertura, dialogo e accoglienza. La scuola si riconosce quindi parte della comunità parrocchiale, ne condivide i valori e la missione.
Il rapporto parrocchia – scuola è estremamente costruttivo e garantisce nel tempo che non vengano meno gli obiettivi e le finalità pastorali.



Rapporti con gli enti pubblici
La nostra scuola riconosce come estremamente importante stabilire rapporti costruttivi con le realtà presenti sul territorio e con gli enti pubblici, anche mediante accordi di collaborazione e/o di convenzione economica, nel rispetto della proprie finalità.
I rapporti di collaborazione con l’Ente Pubblico, nella fattispecie con il Comune della Città di Catanzaro, sono previsti esplicitamente da accordi bilaterali.
L’essere una scuola cattolica non è, certamente, impedimento, bensì stimolo ad una ricerca rispettosa e attenta di ogni collaborazione anche con coloro che pur non ritrovandosi nella nostra impostazione cristiana, ne condividono i valori umani di fondo.



10.  LA CONTINUITA’
La nostra Scuola dell’Infanzia è certamente e principalmente un luogo educativo, in cui si aiutano le persone a crescere secondo un orizzonte unitario, integrando nella vita l’esperienza della fede. Poiché riteniamo che la personalità umana per formarsi abbia bisogno non solo di ricevere una certa quantità di contenuti umani e di fede, ma di assimilarli, trasformandoli in convinzioni radicate a livello personale e in atteggiamenti coerenti e adeguati di vita, la scelta è quella di favorire un cammino educativo attento alla persona.
Ciò ha reso necessaria la formulazione di cammini diversificati, in base ai diversi punti di partenza, all’età e alle caratteristiche di ciascuno, ma anche la ricerca di rapporti significativi sia con le famiglie dei bambini, che con tutte le realtà educative che si interessano dei bambini: scuola di base.
La famiglia, infatti, è insostituibile fonte della crescita e dell’educazione di ciascun bambino, è coinvolta fin dai primi incontri a collaborare a tutte le proposte della Scuola dell’Infanzia al fine di sentirsi membro della “famiglia – scuola”.
In questo contesto si pongono, accanto agli incontri programmati nell’arco dell’anno scolastico, i colloqui individuali con i genitori, basilari per un rapporto costruttivo e sereno tra la scuola e la famiglia, al fine di verificare nel bambino il grado di autonomia, socializzazione, capacità di ascolto e concentrazione, maturità, abilità psico – fisiche, capacità grafico – manuali, concettualizzazione.
Tale rapporto costruttivo manifesta tutta la sua efficacia di fronte ad eventuali problemi, che si dovessero rilevare durante l’anno: in questo caso, ulteriori colloqui potranno svolgersi con modalità e tempi stabiliti dal collegio docente.
Al cuore di questo tessuto di relazioni, si collocano in modo estremamente significativo, i momenti di festa e di celebrazione, come condivisione della gioia di stare insieme e dell’incontro comunitario con Dio. Le feste di Natale e Pasqua, con la celebrazione anche attraverso recite e canti, dei grandi doni di Dio, la festa di fine anno dei bimbi insieme alle famiglie, sono espressioni della bellezza dello stare insieme. La festa rende presente in modo tangibile le finalità del cammino: è perciò un elemento essenziale della vita della scuola.
Su questa linea, inoltre, è programmata la continuità didattica: in collaborazione con le maestre della Scuola Elementare, si programmano visite e attività.
Tali incontri si svolgono nei nostri locali e nei locali della scuola elementare tra i nostri bambini dell’ultimo anno di frequenza e i bambini che stanno frequentando la prima elementare.
Alla fine di ogni anno scolastico è previsto un colloquio con le maestre della s.e. per favorire la conoscenza dei bimbi dell’ultimo anno della scuola inferiore.
Ancora per quanto riguarda la continuità, ecco uno schema di come viene organizzata: - La Scuola dell’Infanzia attiva il proprio intervento intenzionale e sistematico, partendo dalle esperienze pregresse del bambino e considerando l’intero percorso scolastico, nel rispetto del grado di sviluppo di ciascuno ed attuando raccordi pedagogici, curricolari ed organizzativi mediante:



  1. programmazione educativa e didattica;



  1. confronto e verifica;



  1. coordinazione dei curricoli con le scuole primarie;



  1. formazione comune di insegnanti dei diversi gradi di scuola;



  1. collaborazione con famiglia, territorio, enti locali e comunità parrocchiale.



Continuità orizzontale con la famiglia:



  1. incontri individuali: sono previsti 2 colloqui annuali per favorire lo scambio di informazioni fra scuola e famiglia, per avere momenti di riflessione sulla crescita di ogni singolo bambino, sui progressi fatti e sulle difficoltà incontrate;



  1. assemblee di sezione: sono momenti ufficiali nei quali le insegnanti indicano ai genitori il percorso educativo–didattico dell’anno scolastico e organizzano le attività extra curricolari. Sono momenti di confronto, di conoscenza, di verifica e di scambio di idee fra insegnanti e famiglie;



  1. incontri formativi ed educativi: vengono svolti da personale specifico e possono essere anche di carattere religioso.



Continuità orizzontale con l’extra scuola:
  1. uscite e gite;
  2. coordinamento FISM per l’aggiornamento;
  3. rapporto con gli enti locali.
  4.  
Continuità verticale con la scuola primaria:
La continuità verticale con il primo ciclo di istruzione si svolge in prevalenza con la scuola primaria collocata nelle vicinanze.
11.   VERIFICHE E VALUTAZIONI
Nell’organizzazione scolastica le  insegnanti operano in forma cooperativa e corresponsabile, anche rispetto alla raccolta di dati per la verifica, attraverso criteri comuni nella rilevazione degli apprendimenti.
Inoltre, la programmazione comune mensile permette un costante rapporto di consultazione, scambio e verifica comune, permettendo così una continua regolazione del programma e la sua possibile correzione di rotta.
L’attività di valutazione si esplica attraverso:
·        la valutazione attenta e personalizzata dei bambini;
·        la “sperimentazione” sul campo dell’attività didattica in itinere;
·        l’accertamento dei risultati in relazione agli obiettivi e ai contenuti prescritti dalla programmazione didattica;
·        il confronto con il collegio docenti circa le valutazioni periodiche complessive e globali;
·        la comunicazione delle valutazioni alle famiglie.
Nell’ultimo anno di frequenza alla scuola dell’infanzia, si procede per ogni singolo bambino alla compilazione del fascicolo personale, per registrare le capacità cognitive ed i comportamenti socio – emotivi dei bambini. Per garantire un passaggio il più possibili sereno dei bambini alla scuola elementare, le insegnanti procedono a colloqui informativi con le rispettive colleghe dei due gradi di scuola.
Gli incontri di verifica e di valutazione rivestono anche particolare importanza per un confronto libero su alcune problematiche relative alla gestione dei rapporti con i bambini e agli stili educativi/affettivi.
Si tratta cioè di assumere atteggiamenti condivisi per la risoluzione di conflitti, tensioni, e in generale, per favorire uno sviluppo dell’identità dei bambini quanto più possibile armonioso e sereno.
In generale, si cercherà di favorire lo sviluppo dell’autostima e della fiducia nelle proprie possibilità, l’equilibrio affettivo, ascoltano, contenendo, rassicurando, proponendo, dialogando con i bambini. Queste problematiche se affrontate dai docenti in un clima cordiale e disponibile al dialogo e al confronto, permettono di creare un clima e un ambiente che rispecchi quello stile comunitario accogliente e sereno che la scuola desidera costruire.
12. RISORSE ECONOMICHE Le risorse economiche sono indicate nel bilancio della scuola che risulta conforme alle regole della pubblicità prevista dalla legge per l’ente gestore.


 

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